Incontro con esperti multistazionale st su problemi ambientali - prime
I microchip sono come delle piccole schedine all'interno di ogni dispositivo elettronico che rappresentano il "cervello" che lo fa funzionare. La costruzione di un microchip inizia da un lungo cilindro fatto principalmente da carburo di silicio che viene tagliato a 'fette", i cosiddetti wafers (vengono chiamati così perché sono composti da sottilissimi strati).
A questo punto viene impressa sulla superficie di ogni wafer l’immagine del circuito elettronico. Seguiranno poi dei complessi processi che porteranno fino al taglio del wafer in tanti piccoli chip che verranno poi collegati elettronicamente tra di loro. Questi vengono prodotti nelle clean room, che sono delle stanze 100 volte più pulite di una camera operatoria, il loro nome infatti significa "stanza pulita"; le persone che ci lavorano dentro infatti non devono sporcarla, per questo motivo tutti indossano delle tute bianche che ricoprono tutto il corpo, lasciando libero solo lo spazio per gli occhi. L'azienda ST ha un impatto ambientale abbastanza forte sull'ambiente perché è una tra le più grosse della Lombardia dove lavorano più di 4000 persone.
I dipendenti che ci sono venuti a trovare ci hanno spiegato che anche noi possiamo contribuire a ridurre l'impatto ambientale ogni gesto che facciamo.
Per salvaguardare l'ambiente in cui io vivo vado a scuola a piedi, cerco di andare in giro in bici o a piedi senza far prendere l'auto ai miei genitori e per non sprecare l'acqua faccio la doccia invece che il bagno e la chiudo mentre mi insapono. Anche quando mi lavo i denti chiudo sempre il rubinetto e lo riapro solo quando mi serve per sciacquarmi.
L'incontro con il rappresentante della ST sul clima secondo me è stato molto interessante. Ho inoltre appreso parecchi termini più specifici, sia riguardo al clima, sia riguardo al loro lavoro: progettare e creare Microchip. Inoltre, ho apprezzato questo interessamento da parte loro verso il cambiamento climatico e l’inquinamento, hanno infatti scelto di ridurre l’utilizzo di prodotti inquinanti, di ridurre lo spreco di acqua ed energia e di ridurre l'inquinamento dell'aria (usando dei depuratori).
Grazie poi ai disegni dell'illustratrice Erica, ho prestato maggiore attenzione all'esposizione dell'esperto della ST, che pur avendo esposto in modo coinvolgente, ha comunque illustrato diversi argomenti, tutti di grande importanza, ma come si può capire per un ragazzino/a di 1a media (o meglio, per alcuni ragazzini) ascoltare una “lezione” per 2 ore di seguito è abbastanza faticoso, di conseguenza credo che anche i disegni di Erica siano stati fondamentali per l’ascolto e l’attenzione nei confronti dell'esposizione intera.
Il fascicolo che ci hanno dato a fine "lezione" secondo me, sarà molto utile per ricordare le informazioni, a mio parere fondamentali, che ci hanno fornito e anche per conservare í disegni dell'illustratrice Erica.
lo mi sono sempre posta il problema di come fare a diminuire l’inquinamento e ho pensato a diversi modi per migliorare la situazione climatica, lo spreco di acqua e i troppi rifiuti. Mi sono venute tante idee che ho iniziato ad attuare e che effettuo ormai da parecchio tempo come, per esempio il fatto che io ogni mattina vado a scuola a piedi (tranne quando piove), o che faccio sempre la doccia e che quando non sto utilizzando l’acqua (perché mi sto insaponando o per altri motivi) la spengo sempre, quando poi si esce di casa è bene controllare se si è spenta la luce in ogni stanza in modo da non sprecare energia inutilmente, oppure se si deve andare in un posto non troppo lontano si va a piedi, se poi si deve andare, per esempio, in molti a fare un allenamento nella stessa palestra, allora si potrebbero organizzare dei turni per far sì che ogni genitore porti tre o quattro ragazzi in macchina, cosi al posto di usare in 12 ognuno una macchina se ne userebbero 3; oppure molto più semplicemente se si potesse avere un pulmino che va a prendere e a riportare tutti i giocatori della squadra si userebbe un solo mezzo di trasporto.
L'esperto della ST ci ha spiegato che noi non dobbiamo pensare di arrivare a togliere dell'tutto l'inquinamento e le sostanze nocive nell'aria, nell' acqua, ecc. Ma dobbiamo pensare di diminuirlo/ridurlo.
Quando vado a scuola, preferisco portare una borraccia al posto delle bottigliette di plastica. Ci impegniamo sempre a sfruttare maggiormente i mezzi pubblici al posto delle automobili private e ogni mattina i miei genitori, per andare al lavoro, usano la metropolitana. Cerchiamo di usare il riscaldamento, che è uno delle principali cause dell'inquinamento dell'aria, solo il tempo necessario perché la casa si riscaldi abbastanza. Stiamo sempre molto attenti alla raccolta differenziata, cercando di non confondere o mischiare i rifiuti per massimizzarne il riciclo. Quando usciamo da una stanza, spegniamo sempre le luci, così da risparmiare energia elettrica.
Mi sono posto svariate volte la domanda: ma quanto pesa il mio stile di vita sull’ambiente? Credo che la risposta sia che pesa il giusto, perché a me è sempre stata a cuore la salute e lo stato dell'ambiente circostante, faccio la raccolta differenziata in modo corretto, non uso le buste di plastica usa e getta e utilizzo invece quelle di stoffa oppure quelle di plastica riutilizzabili. Visto che il parcheggio davanti a casa mia è pieno di rifiuti io e la mia famiglia siamo andati a raccoglierli. Credo che in questo modo il parco davanti a noi ne sarà felice! Una cosa difficile da fare è abolire le macchine a benzina e trasformarle in macchine elettriche così l’impatto ambientale calerà moltissimo. Comunque, oltre ai piccoli gesti delle famiglie, esistono associazioni/movimenti che cercano di ridurre gli impatti ambientali: come i “Fridays For Future”, iniziati da Greta Thunberg, ma poi fatti da quasi tutto il mondo. Un gesto fatto da una famiglia per migliorare l’ambiente, però, è insufficiente. Quelli che dovrebbero agire con volontà fin da ora dovrebbero essere le aziende, che buttano o bruciano tonnellate di imballaggi oppure che scaricano fumi di scarto nell’aria e provocano le piogge acide.
Apprezzo il lavoro dell’ST perché si sta impegnando a ridurre il suo impatto sull’ambiente.
Vedere come una grande azienda si preoccupa per l’ambiente mi ha suscitato una riflessione su come anch’io nel mio piccolo posso contribuire a salvaguardare la natura.